Oggi voglio parlarti di un piccolo paesino svizzero che è stata una grande rivelazione per me e che mi ha fatta innamorare al primo sguardo.
Per quanto sia difficile immaginarlo, in questo borgo si concentrano arte, buon cibo e natura: un mix perfetto per farlo diventare il mio paesino del cuore.
Il posto in questione è Gruyères, una delle mete più affascinanti e sorprendenti della Svizzera che si trova immerso tra le verdi colline del Canton Friburgo e sormontato da un castello fiabesco.
Gruyères è un piccolo borgo medievale che sembra uscito da un racconto, e come ti accennavo, unisce storia, arte e gastronomia in un equilibrio perfetto.
Perché qui, tra viuzze acciottolate, casette fiorite e i panorami mozzafiato sulle Prealpi, si celebra tutto ciò che rende la Svizzera indimenticabile: ovvero castelli, formaggi, montagne e un pizzico di follia artistica (e tra poco capirai perché).
Appena entrati nel magico mondo medievale di Gruyères, dovrai probabilmente strofinarti gli occhi per quanto tutto questo ti sembrerà molto simile a una fiaba.
La fontana in centro in Place du Bourg, i balconi fioriti e le terrazze in legno sapranno come conquistarti e non vedrai l'ora di addentrarti per le stradine del paesino e scoprirlo tutto.
Per me è stato amore a prima vista e per un attimo mi son davvero sentita in una fiaba Disney; mancavano solo gli uccellini che canticchiavano qua al mio passaggio.
La prima tappa per cominciare a visitare il paese è anche quella più distante (si fa per dire), ovvero il Castello di Gruyères, che si trova proprio alla fine dello stesso.
Essendo il paese piccolo piccolo, ci impiegherai un battibaleno a raggiungere il castello e potrai anche fermarti a valle a fare una foto ad una delle tante cornici disposte in modo "cartolina" che si trovano lungo le tappe del "Grand Tour of Switzerland".
Il Castello di Gruyères è chiaramente il simbolo della città e anche una delle fortezze più belle della Svizzera, come potrai constatare con i tuoi occhi.
Le sue torri, i cortili interni e le sale riccamente arredate raccontano secoli di storia, tra feudatari, Conti e leggende.
La cosa più bella del Castello di Gruyères è senza dubbio la vista spettacolare sulle montagne del Friburgo e del Pays-d’Enhaut.
Se hai la possibilità di andarci al tramonto, ti direi di non lasciarti scappare l'idea di goderti il momento e perché no, anche qualche scatto approfittando della luce dorata sulle Alpi.
Scendiamo dal castello e ritorniamo in paese per andare a vedere un sorprendente museo, che io mai avrei pensato di trovare tra i vicoletti di Gruyères: il Museo HR Giger.
Questo museo è dedicato al visionario artista svizzero Hans Ruedi Giger, creatore delle scenografie e del design della saga di Alien.
Se devo dirti la verità, io non sono una grande fan di Alien ma di certo non mi tiro indietro quando si tratta di visitare un museo del genere, tantomeno di scoprire cosa si cela dietro gli effetti speciali dei grandi film.
Dopo averlo visitato, posso dirti spassionatamente che ne vale davvero la pena e, se questa è stata l'impressione che ha fatto a me che non sono una grande patita della saga, immagino possa essere ancora più interessante per chi adora l'universo creato da Giger.
Il museo ospita sculture biomeccaniche, disegni, quadri e installazioni che ti proiettano in un mondo surreale, oscuro e futuristico, come puoi ben immaginare se conosci almeno un pochino di cosa stiamo parlando.
Ogni stanza è un viaggio nell’immaginario gotico di Giger, tra forme organiche e materiali metallici.
E confermo essere un'esperienza imperdibile per gli appassionati di cinema e design, perché questo museo è un pezzo di Hollywood nascosto tra le montagne svizzere.
Ma le stranezze a tema Giger non sono finite qui e dopo la visita, che ne dici di una pausa caffè?
Proprio di fronte al museo si trova il Giger Bar, che è anche una delle attrazioni più fotografate di tutta la Svizzera.
Io onestamente non lo conoscevo fino a quando non ho messo piede a Gruyères e ne sono rimasta piacevolmente spiazzata.
Entrare qui è come entrare nel ventre di una creatura aliena: archi ossei che si intrecciano sul soffitto, sedie a forma di scheletro e un’atmosfera da film di fantascienza. Insomma, sei proprio dentro il set di Alien, non c'è che dire.
E il bar, è un vero e proprio bar dove puoi ordinare un Alien Coffee o un cocktail a tema come il Facehugger, che ti saranno serviti tra luci soffuse e musica elettronica.
Anche se non sei fan del genere, una sbirciatina dentro dovresti farla .. questo posto è davvero così particolare che merita essere visto.
Ti direi che è un’esperienza artistica totale, tanto stramba quanto affascinante.
Finita l'esperienza artistoide, si ritorna nella classica Gruyères, ovvero nella patria del formaggio Gruyère AOP.
Questo è uno dei prodotti più amati e iconici della Svizzera, quello che noi italiani chiamiamo Groviera.
E chi siamo noi per non degustarlo?
Alla Maison du Gruyère, situata proprio ai piedi del villaggio, ti spiegheranno tutto su questo celebre formaggio, da come nasce alla mungitura delle mucche, fino ai processi di stagionatura per poi terminare con la degustazione.
La visita è multisensoriale e divertente: potrai vedere i casari all’opera, annusare il profumo del latte caldo e degustare diverse stagionature di Gruyère, dal dolce al più intenso.
Ma l'esperienza non è completa se non ti siedi a tavola in uno dei ristoranti del borgo che offrono la Fondue moitié-moitié, una fonduta fatta con formaggio Gruyère per metà e Vacherin Fribourgeois per l'altra metà (moitié-moitié).
Così cremosa, profumata e servita con pane croccante, patate bollite e vino bianco locale da far perder la testa.
Oh, io te lo dico, a meno che tu non sia intollerante ai latticini, non puoi andare via da Gruyère (e in generale, dalla Svizzera), senza aver mangiato almeno una fonduta, meglio ancora se la moitié-moitié.
Io l'ho mangiata in un carinissimo ristorante tipico in legno con vista sul borgo, dove la fondue si serve ancora nel caquelon tradizionale.
E, dulcis in fundo, c'è un'altra golosità che mi ha svoltato la vita qui a Gruyère e anche questa non puoi perdertela!
Io ho amato follemente quello che è il dolce più celebre della regione: le meringhe con la doppia panna di Gruyères.
La panna viene prodotta nella vicina valle, densa e vellutata, e solo a pensarci ho l'acquolina in bocca.
Una prelibatezza!
Dimenticavo di dirti che Gruyères è un borgo pedonale: le auto restano fuori dalle mura, lasciando spazio a un’atmosfera d’altri tempi senza caos.
E se ami camminare, i sentieri escursionistici che circondano il borgo portano fino al Lac de la Gruyère o alle cascate di Broc, dove si trova anche la fabbrica di cioccolato Maison Cailler che è un’altra tappa irresistibile per i golosi come me!
Si tratta della fabbrica di cioccolato più antica della Svizzera, fondata nel 1898.
Il tour della Maison Cailler è multisensoriale, interattivo e… golosissimo: ti fa scoprire la storia del cioccolato, assistere alla produzione e degustare praline freschissime alla fine del percorso che forse è la cosa principale per cui siamo arrivati fin qui, no?
Come avrai ben capito io mi sono innamorata di Gruyères perché è una cartolina vivente: il medioevo che incontra l’arte moderna, in un dialogo tra tradizione e fantasia.
È il luogo dove puoi visitare un castello secolare, bere un caffè in un bar “alieno” e gustare la fondue più buona del mondo (no, non esagero), tutto nello stesso giorno.
In una sola giornata Gruyères saprà conquistarti con il suo carattere autentico e la sua bellezza senza tempo, che tu sia un amante dell’arte, della natura o della buona tavola, proprio come me.
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Buon viaggio!
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