Uno dei posti più belli di questo mio viaggio in Corea del Sud è stato per me Gyeongju.
Dopo aver trascorso i primi giorni ad ambientarmi nella vivace Seul, una vera e propria Capitale, con il traffico, la gente e i grattacieli, arrivare a Gyeongju è tutta un'altra cosa.
Intanto la città si visita a piedi, salvo qualche attrazione come il Tempio di Bulguksa che è un po' più distaccato dal centro storico. Poi la città sembra più un paese, tutto immerso nel verde, perlomeno il centro, con il Tumuli Park che è un vero spettacolo mai visto.
Una lunga strada dove si susseguono negozietti per fare tanto, tanto pazzo shopping e comprare tante di quelle cose inutili ma così carine che come si fa a resistere?
Poi, sempre sulla stessa strada e nelle vie limitrofe, un'infinità di localini dove poter mangiare qualsiasi cosa purché sia burrosa.
A Geyongju ho soggiornato in un Hanok veramente troppo carino. Per chi non lo sapesse l'Hanok è una tipica casa tradizionale coreana.
In quella dove ero io, poco lontana dal centro, il mio simpaticissimo e pazzo host mi ha spiegato tutta la città e compreso dove mangiare, che ormai per me Gyeongju non ha più segreti.
No, sul serio!
Tra l'altro è stato proprio lui a dirmi che a Gyeongju si mangia il Bibimbap, il famoso piatto tipico coreano che qui si trova anche in versione con il pesce. Uno spettacolo, credimi!
Ma comunque ti spoilero subito che in questa cittadina ho mangiato da Dio (o forse dovrei dire da Buddha), con la cucina tipica templare a base di fiori ed erbe benefiche che si trovano solo da queste parti.
Della parte culinaria però, visto che in questo viaggio mi ha sorpresa, te ne parlo in un articolo a parte che ti lascio in fondo alla pagina.
Ma cosa c'è da sapere su Gyeongju?
E che cos'è questo particolare e seducente Tumuli Park che attraversa il centro?
Queste collinette verdi non sono niente di meno che le tombe dei Reali del Regno di Silla e sparse qua e la ce ne sono più o meno 200.
Ovviamente non tutte sono ancora state scoperte e di tutte queste una sola è aperta e accessibile all'interno acquistando un biglietto ad un prezzo irrisorio.
La visita al suo interno, come pure al Museo sono state molto interessanti e necessarie con una guida, per conoscere la storia della dinastia di Silla che parte dal 57 a.C. e che per un tempo ha reso quella che non era ancora Corea, un regno veramente potente.
Ora non sto qui a farti lo spiegone perché è anche bello scoprire questa interessante storia direttamente sul luogo e se te la scrivo qui perde la metà del suo fascino (per quanto io sia, modestamente, dotata nel mio ruolo di scrittrice).
Ma smettiamola di lodarmi ingiustificatamente e torniamo a parlare di quanto mi è piaciuta Gyeongju, che è meglio, va!
Che poi non ti ho detto ma una parte del Tumuli Park c'è un giardino con quei fiori bellissimi e stranissimi che ho visto solo in Corea del Sud (lo so ora ti ho messo la pulce nell'orecchio però davvero non so come si chiamino) e proprio tra questi fiori si trova l'osservatorio astronomico: il Cheomseongdae.
Anche questo osservatorio è stato costruito sotto il regno di Silla e questo fa di lui l'osservatorio più antico di tutta l'Asia.
Questo bel signorino qua, le collinette tombali e tutta la grossa eredità storica che si portano dietro gli hanno valso il titolo di Patrimonio Unesco che va insieme alla città. Niente di più meritato, a mio modestissimo parere.
Ora questa zona è sicuramente il pezzo forte di Gyeongju ma anche il Gyochon Traditional Village, non scherza.
Un villaggio tradizionale coreano, con due ristoranti uno più buono e accogliente dell'altro e un'ambientazione de favola.
All'interno del villaggio si può visitare anche una casa dell'aristocrazia coreana del tempo. Anche in questo caso, una visita guidata sarebbe meglio perché consente di capire molto di più su usi e costumi dell'epoca.
Che ne dici ora di allontanarci un po' da questa zona per andare ad esplorare la parte più religiosa della città?
Promesso, tornerò di nuovo a raccontarti del centro perché di sera accade la magia.
Ci spostiamo ora in una zona un po' più remota della città, per andare a vedere due templi buddhisti, entrambi patrimonio Unesco.
Il Tempio di Bulguksa è sicuramente il più grande dei due e per entrarci, bisogna oltrepassare quattro guardiani che faranno passare solo chi ha pensieri puri.
Attenzione quindi, concentrazione e via, si passa!
Questa è una pratica molto comune: gli accessi ai templi sono "controllati" dalle statue dei guardiani che trattengono gli spiriti malvagi e fanno entrare solo i buoni cuori.
Il tempio è davvero molto bello, in una posizione particolare, con i suoi cortili colorati dalle lanterne dei desideri e le statue del Buddha in differenti posizioni.
Trovare poi i monaci intenti nella preghiera è un plus che fa tutta un'altra esperienza, te lo assicuro.
La Grotta di Seokguram è invece un tempio scavato nella roccia al cui interno si trova una statua di Buddha davvero imponente, alta ben 3 metri e mezzo.
Il tempio di Seokguram come ti dicevo, è anch'esso Patrimonio Unesco poiché è sorto durante il regno di Silla ed è un importante centro religioso.
Per venire quassù bisogna fare un piccolissimo trekking immerso nel verde; niente di complicato, solo una bella passeggiata da godersi prima di arrivare in questo luogo di pace.
Questo tempio è sicuramente più particolare, io l'ho trovato anche più intimo del Bulkgusa che è invece un insieme di templi, molto bello ma meno raccolto.
Una visita arricchente anche questa e un bel ricordo che porto di questo incredibile viaggio in Corea del Sud.
Dopo questa parentesi mistica torniamo in centro perché ti ho promesso di raccontarti la città da un altro punto di vista: quello notturno.
Se Gyeongju è splendida di giorno, di sera lo è forse un po' di più.
I palazzi, i Gates (le porte di ingresso al centro storico) e il Woljeonggyo Bridge si illuminano e allora la non ce n'è per nessuno!
Un vero spettacolo!
Anche il Palazzo Reale di sera è tutta un'altra cosa e infatti le file per entrare a vedere il suo spettacolo di luci sono immense ma quasi obbligatorie!
I negozietti e i localini poi restano aperti e dopo una buona cena a base di bimimbap, una passeggiata attraverso le stradine del centro attraverso il Tumuli Park, fanno il tutto davvero super romantico!
Bonus: fermata di almeno un quarto d'ora per ammirare la bellezza del Woljeonggyo Bridge, questo ponte in legno tutto lavorato che mi aveva conquistata di giorno, mi ha lasciata senza parole di sera!
Questo viaggio finisce qui ma i miei racconti di viaggio in Corea del Sud non lo sono affatto!!
Tante cose ho ancora da raccontarti e tante non ho potuto raccontarle per non diventare prolissa ma in realtà avrei voluto scrivere ogni due per tre, oh che carino questo, oh che carino quello!
Perché come avrai capito, questo viaggio è stato sorprendente ed ho amato tutto follemente!
Quindi:
Se vuoi saperne di più sulla Capitale, Seul, continua a leggere qui..
Se vuoi vedere una destinazione speciale come Suwon, a poca distanza da Seul, continua a leggere qui ..
Se invece vuoi sapere di Busan, città sulla costa, continua a leggere qui ..
Per conoscere tutto quello che si può mangiare in Corea del Sud, continua a leggere qui ..
Buon viaggio!
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