IL TRENINO ROSSO DEL BERNINA

Trenino rosso del Bernina che viaggia in mezzo ad un paesaggio innevato

Il treno non è solo il punto di partenza del tuo viaggio ma molto spesso è di per se un viaggio poiché ti permette di vedere svariati panorami e ti lascia il tempo per assimilare le emozioni che quei paesaggi ti provocheranno, prima ancora di arrivare a destinazione. 

I treni inoltre sono il mezzo meno inquinante che ti permette di viaggiare in lungo e in largo e sarebbe preferibile optare per un viaggio in treno piuttosto che in aereo (ove possibile).

I treni panoramici esistono da un bel po' e le loro tratte, sparse un po' per tutto il mondo, costituiscono delle vere e proprie esperienze di viaggio tanto che sempre più viaggiatori li inseriscono nei loro itinerari.

Una di queste è quella di cui sto per parlare oggi ed era una delle destinazioni nella mia wishlist da tempo: il Trenino rosso del Bernina.

 

Ti sarà capitato almeno una volta di vedere un documentario sul Bernina Express, il trenino rosso che s'inerpica tra le Alpi svizzere e che spicca tra i bianchi paesaggi invernali. Ed e proprio grazie ad uno di quei documentari, che ho deciso di fare questa meravigliosa esperienza di viaggio che non vedo l'ora di raccontarti.

 

Inizio subito col dire che non è stato semplicissimo reperire tutte le informazioni per organizzare questo viaggio ed è anche per questo che ho pensato di condividere tappe, orari e qualche tips con te che mi stai leggendo e che magari stai proprio decidendo di partire.

 


Il percorso del trenino del Bernina parte da Tirano, in Italia, al confine con la Svizzera e arriva a St. Moritz (che troveremo spesso indicato come San Maurizio) e può essere fatto tranquillamente in giornata e in qualsiasi periodo dell'anno.

Il treno viaggia sempre e ogni stagione regala paesaggi differenti e tutti incredibilmente suggestivi.

Si può scegliere se fare tutta la tratta da Tirano a St. Moritz o se fermarsi per qualche tappa intermedia, magari anche per smorzare il viaggio che dura circa 3h da capolinea a capolinea.

A seconda della stagione in cui andremo ci saranno delle tappe più consigliate rispetto ad altre. Ad esempio in inverno scendere ad Ospizio Bernina forse non è consigliabile in quanto c'è solo un ristorante.

Ovviamente il mio consiglio è quello di fermarsi per qualche tappa prima di arrivare alla bella località sciistica svizzera in modo da potersi addentrare un po' di più in quei magici panorami e fare qualche break cittadino nelle piccole e caratteristiche località durante il tragitto.

 

Ed ecco arrivato il momento di raccontarti nel dettaglio il mio viaggio e le tappe che ho scelto di fare.

 

TRENINO DEL BERNINA: LE TAPPE

paesaggio innevato sotto il sole a Morteratsch
Morteratsch

Sarei dovuta partire da Tirano alle 9:40 de mattino con treno panoramico e avrei fatto due tappe intermedie all'andata e una al ritorno ma in realtà mi sono svegliata presto ed ho scelto di prendere il treno (non panoramico) delle 9h per poter inserire una tappa in più al mio itinerario e così, dopo pochi minuti dalla partenza, sono scesa a Poschiavo per una breve visita del paese.

 

I treni passano più o meno ogni mezz'ora /un'ora ed è il tempo che ci vuole per visitare questi piccoli paesini di confine; a Poschiavo infatti c'era una bella piazzetta, qualche locale tipico e niente di più.

 

Ripreso il treno, stavolta in carrozza panoramica, ho ammirato a bocca aperta il Lago Bianco completamente ghiacciato e mi sono goduta la vista dall'Alp Grum senza però farvi tappa perché ho preferito scendere a Morteratsch dove ho potuto fare una bella passeggiata tra la soffice neve, con il sole che mi scaldava quel sorriso di felicità che avevo stampato in faccia. 

 

 

A Morteratsch si apre un piccolo trekking che arriva fino all'omonimo Ghiacciaio in circa un'ora ma, per chi come me vuole prendere questo viaggio in totale relax, si può optare per una breve camminata e magari una pausa sulla terrazza del ristorante tipico proprio accanto alla stazione.

Saliamo di nuovo a bordo del Trenino del Bernina che stavolta ci porta a Pontresina, la capitale dell'Engandina famosa per le carrozze con i cavalli che portano a spasso i turisti.

Nemmeno un'ora ed eccomi di nuovo alla stazione per riprendere il fantastico trenino rosso che stavolta mi porta dritta dritta a Saint Moritz, giusto in tempo per il pranzo.

I DUE CAPOLINEA: ST MORITZ E TIRANO

antico grand hotel in pietra sotto una nevicata a St. Moritz
Badrutt's Palace - St. Moritz

Ti dico la verità, a me Saint Moritz è piaciuta parecchio nonostante sia una località sciistica da ricchi; sarà perché quando sono arrivata ha iniziato a fioccare di brutto, sarà perché l'ingresso al centro cittadino passa per la Design Gallery: una piccola Galleria fotografica gratuita molto interessante per capire i costumi dell'epoca d'oro, ma insomma.. io l'ho trovata proprio carina ed accogliente. 

 

Sono rimasta incantata davanti al Badrutt’s Palace e mi è piaciuta molto anche la Chesa Futura, che non è una chiesa ma un complesso residenziale progettato dal famoso Architetto Norman Foster.

La struttura si può vedere anche da lontano senza necessariamente arrivarci.

Se sarai a St. Moritz in tempo per far merenda, ricorda che c'è una storica pasticceria che non può non essere provata: Cafe Hanselmann.

 

A questo punto del viaggio è ora di ritornare indietro e poiché il meteo cominciava a non essere più dalla mia parte, ho deciso di prendere il treno panoramico e fare un'unica tratta fino a tornare a Tirano verso sera, senza aggiungere altre soste.

 

Inutile dire che il viaggio di ritorno è stato differente da quello dell'andata poiché i colori dell'imbrunire e la fitta nevicata hanno completamente cambiato lo scenario.

 

Su Tirano posso dire molto poco poiché è veramente piccina ma sento di consigliarla per il soggiorno soprattutto perché più accessibile rispetto ai folli prezzi svizzeri, e perché qui ho mangiato benissimo assaporando la cucina Valtellinese che devo ammettere, mi ha lasciato stupita e satolla.

 

Ed ora qualche ultima info sull'organizzazione di questa magica esperienza:

 

  • I treni passano spessissimo e in ogni treno si trovano sia i vagoni panoramici che quelli normali.
  • Il treno panoramico costa 5,00 Euro in più a tratta ed ha posti riservati e vetri più lunghi ma non apribili a differenza del vagone normale.
  • Se si desidera fare più tappe è meglio non prendere il vagone panoramico altrimenti si dovrebbero prenotare tutti i posti per ogni tappa e sarebbe non solo dispendioso ma ti toglierebbe la libertà di salire  e scendere dal treno senza averlo programmato.

Personalmente ho trovato il treno panoramico veramente troppo turistico e affollato: inoltre la sfortuna ha voluto che capitassero con me dei turisti poco rispettosi che sono stati in piedi per tutto il tempo a far foto togliendo la poesia del viaggio.

Consiglio spassionatamente di prendere il vagone normale che anche se non ha i vetri panoramici, ti assicuro, che ti godrai il viaggio lo stesso, anzi forse ancor di più.

 

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Per saperne di più su Berna, la Capitale della Svizzera, continua a leggere qui..

Buon viaggio!

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