Ci sono luoghi che non si visitano soltanto: si vivono, e Cartagine è uno di questi.
Una città sospesa tra l’azzurro del Mediterraneo e i resti di un impero che ha fatto tremare Roma, capace oggi di regalare al viaggiatore attento un mosaico di emozioni: la suggestione delle rovine puniche e romane, la freschezza delle colline verdi, il ritmo lento dei villaggi vicini come quello di Sidi Bou Said del quale ti ho già raccontato.
Se anche tu come me ami la storia ma cerchi anche un viaggio a misura d’uomo, fatto di passeggiate, incontri e scorci inattesi, Cartagine è una meta ideale per una breve fuga culturale, di passaggio verso Tunisi o di ritorno da una vacanza ad Hammamet come è successo a me.
Infatti Cartagine si trova a pochi chilometri da Tunisi e dall’aeroporto internazionale, collegato a molte capitali europee con voli diretti di due-tre ore.
Da lì, puoi scegliere tra diverse opzioni per raggiungerla:
o con il piccolo trenino costiero che collega Tunisi a Cartagine e a Sidi Bou Said in circa 30 minuti, o con l'auto a noleggio oppure con un taxi o un driver privato.
Se la prima soluzione è la più economica e caratteristica, la seconda è solo per chi si sente a proprio agio alla guida perché il traffico di Tunisi richiede pazienza e centomila occhi.
Il punto a favore è che con l'auto si possono raggiungere più facilmente le destinazioni vicine.
Io ho optato per un tour guidato, così avevo compresa anche una guida che mi ha raccontato per bene il sito archeologico di Cartagine, del quale non volevo perdermi neppure una virgola.
Il viaggio inizia immergendomi nella Cartagine archeologica, che è Patrimonio UNESCO.
Più che un sito unico, è un mosaico diffuso di aree sparse tra quartieri residenziali e bei giardini.
Questo rende la visita più autentica, lontana dalle folle concentrate nonostante i tanti pullman che ho visto fermarsi a far scendere turisti di tutte le nazionalità.
Abbiamo studiato tutti a scuola Cartagine e i Cartaginesi ma non do per scontato che ci si ricordi tutta la loro storia, del resto, prima di arrivare in Tunisia, non me la ricordavo neanche io.
Quindi ora rimedio e cerco di fare un piccolissimo (non voglio farti addormentare) cenno storico. Nel frattempo ho studiato eh!
Fondata dai Fenici nel IX secolo a.C., Cartagine fu una delle potenze commerciali più influenti del Mediterraneo.
Che era rivale di Roma lo sappiamo, che fu al centro delle guerre puniche pure, (ti ricordi di Annibale e gli elefanti?).
Ci ha provato, ci ha provato ma alla fine fu comunque distrutta dai Romani per poi rinascere diventando uno dei centri più fiorenti dell’Africa romana, ricco di teatri, terme e basiliche cristiane, come potremo vedere.
Ma ora vado subito al sodo e ti dico cosa non perdere di questo sito archeologico.
Le Terme di Antonino, sono uno dei complessi termali romani più grandi del mondo antico.
Passeggiando tra i resti delle colonne e delle immense cisterne, si intuisce il lusso di una città che non era seconda a Roma.
E poi il mare sullo sfondo è quel tocco in più che rende tutto così scenografico, se poi hai la fortuna come me di trovare anche la luce giusta .. c'è da innamorarsi.
Il Tophet punico, è invece uno dei luoghi più enigmatici del sito archeologico poiché è un santuario all’aperto, legato a culti e riti fenici. L’area conserva urne e stele votive che ancora oggi suscitano domande sulla religione e i sacrifici dei Cartaginesi.
Sulla Collina di Byrsa nacque la città di Cartagine, secondo la leggenda di Didone.
Oggi ospita il museo principale, ovvero il Museo Nazionale con i suoi reperti punici e romani, tra i quali mosaici, ceramiche e statuette o come li chiamo io scherzosamente: cocci e coccetti.
Dalla terrazza del museo c'è un bonus: si può posare lo sguardo sull’intera baia. Mica male, no?
Dell'anfiteatro romano invece resta solo una parte della struttura originaria, ma non ci lamentiamo affatto.
La sua posizione e la memoria dei giochi gladiatori evocano l’antico splendore che doveva essere al tempo e la guida ci mette tutto il suo impegno per farcelo immaginare.
E dulcis in fundo, la Basilica Damous El Karita.
Questo è uno dei più grandi complessi paleocristiani dell’Africa romana, con resti di chiese e catacombe che raccontano la diffusione del cristianesimo.
La mia guida ha saputo, nel giro di un paio d’ore, intrecciare i fili della storia con aneddoti che non ricordavo aver letto nei libri di scuola e mi ha fatto immediatamente innamorare di questo posto che, anche senza una guida lo ammetto, al solo cospetto è tanta roba.
Dopo qualche ora tra le rovine di Cartagine mi sento di aver fatto un salto nella storia e ne esco un po' più arricchita. Sono molto contenta di aver potuto visitare questo sito archeologico di grande importanza e di notevole bellezza ..
Venendo a Cartagine, ho avuto la sensazione che la città mi sussurrasse una storia.
Dopo il trambusto di Tunisi e il bellissimo caos del turismo di Sibi Bou Said, ritrovarmi in questo pezzetto di storia che affaccia sul mare è stata come una coccola.
Cartagine non è una meta da spuntare dalla bucket list, ma un luogo che va assaporato lentamente, lasciandosi sorprendere dal contrasto tra pietre antiche e vita quotidiana dei venditori che sono lì pronti ad accoglierti con un sorriso e stranamente per queste terre, senza metterti alcuna pressione.
Se ami i viaggi che sanno unire cultura, bellezza mediterranea e autenticità, fatti guidare dall’istinto e fatti un regalo: Cartagine come tutta la Tunisia che ti ho raccontato sapranno offrirti molto più di un semplice itinerario.
Sarà un incontro.
Se vuoi sapere come me la sono cavata a Tunisi e vuoi qualche suggerimento, continua a leggere qui ..
Se invece vuoi scoprire Hammamet, non solo le spiagge ma anche la sua piccola e caratteristica medina, continua a leggere qui ..
Per scoprire l'incantevole villaggio di Sibi Bou Said allora, continua a leggere qui ..
Buon viaggio!
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