Il Belgio è un Paese che mi piace moltissimo: ci sono così tante cose da vedere che un solo viaggio non basta ed è per questo che sono solita approfittare di un break estivo per andare a farci una capatina.
Dopo Bruxelles che è una città così viva e piena di musei da vedere e di cose buone da mangiare (io vado pazza per le cozze con le patatine fritte che qui sono il piatto di punta), ci sono anche le più romantiche Bruges e Gand.
Ma non finisce di certo qui ..
Stavolta il mio road trip aveva un elemento centrale che era la birra.
Certo perché come forse già saprai il Belgio è rinomato per i suoi antichi birrifici e per le sue particolari birre.
L'itinerario ha quindi previsto una tappa a Mechelen, una a Lovanio e una ultimissima vicino Bruxelles sotto consiglio spassionato del Mastro birraio del mio cuore che ogni volta che torno a Roma e gli dico che sono stata in Belgio mi dice: "e a Cantillon non ci sei stata? Ci devi andare!!!"
Oh Ale, stavolta ci sono andata per davvero!!
Mechelen è la città della birra.
Qui è nato il primo birrificio belga ed è per questo motivo che mi trovo qui.
Il birrificio in questione si chiama Het Anker e si da il caso che faccia visite guidate e abbia anche un ottimo ristorante che, da buona forchetta quale sono, non posso di certo perdermi.
Ma prima di andare ho un po' di tempo per fare un breve giro nel piccolo centro storico di Mechelen e .. Wow! Non mi aspettavo fosse così bello.
Mechelen vale sicuramente una tappa di un viaggio in Belgio perché è davvero carina e non so dirti cosa abbia di così particolare .. devi vederla!
Mi fermo estasiata al centro della piazza con il naso all'insù perché tutto è caratteristico e non voglio perdermi nemmeno un dettaglio di questo posto.
Dalle indicazioni in legno con le raffigurazioni, alla cattedrale così maestosa, alle sue case a graticcio, ai localini con la gente fuori a far colazione in una bella mattinata di sole .. insomma, Mechelen mi ha già conquistata!
La Cattedrale di San Rombaldo poi nasconde un tesoro: il Cristo in croce di Antoon van Dyck.
Andiamo ora però all'antico birrificio perché non vorrei proprio tardare e perdermi anche solo un secondo della visita guidata.
Il birrificio si trova all'interno del quartiere del beghinaggio (patrimonio Unesco) e la visita si tiene in inglese, francese e credo anche in tedesco (no, niente italiano mi spiace, bisogna studià).
La guida è carinissima e la spiegazione è fluida; veniamo portati all'interno dello stabilimento e ci vengono mostrati e spiegati tutti i processi di lavorazione della birra e salendo i vari piani della fabbrica ci si inebria con i profumi delle spezie che vengono usati per creare le famose birre di Het Anker, come la Gouden Carolus, la loro birra di punta. Buonissima!
Pensa che già nel 1369 si parlava di questo birrificio come un'azienda già avviata, per cui non sappiamo esattamente quanto antica possa essere in realtà.
La visita prosegue con una vista panoramica sulla città di Mechelen e poi si torna giù per una degustazione di birre e non solo.
Het Anker produce anche whiskey e creme di whiskey e ci tengono non solo a farteli degustare ma a mostrarti come e dove si producono.
Due visite in una praticamente.
Arriviamo poi in sala degustazioni dove abbiamo diritto a tre assaggi di birre: solo che gli assaggi sono tre bicchieri pieni appena spillati, altro che assaggini!
Birre decisamente buone tanto che un passaggio allo shop è praticamente d'obbligo.
Per finire, un ultimo cadeau del birrificio: un bicchiere da degustazione di birra come ricordo di questa esperienza.
Un'accoglienza davvero calorosa quella dei belgi!
Non ti ho parlato del ristorante solo perché se ci ripenso mi torna fame .. prezzi un po' altini rispetto alla media ma ho mangiato benissimo!
Te lo consiglio!
Lasciamo a malincuore Mechelen ma con la promessa di ritornarci e magari la prossima volta passarci la serata, ora è tempo di andare a visitare un'altra città belga, ugualmente importante per la birra e per la sua storia: Lovanio.
Perché è così importante Lovanio in questo tour delle birre?
Perché a Lovanio è stato inventato il lievito per la fermentazione della birra. E poi per cos'altro?
Beh non so se lo sai, ma a Lovanio si trova lo stabilimento della Stella Artois, grande marchio commerciale belga che include tanti piccoli marchi come la Leffe ed è anche visitabile.
Avendo già visitato in passato grandi birrifici come questo, stavolta mi son concentrata sui birrifici un po' più piccolini ma non escludo una prossima volta da queste parti di farci una capatina per curiosità.
Il mio giretto a Lovanio è stato quindi principalmente in centro città perché, non avendo molto tempo a disposizione, avevo preferito includere una visita ad un museo molto particolare: il Parcum.
Questo museo mi ha colpito appena ne ho letto l'esistenza e, essendo totalmente diverso da tutto ciò visto finora, mi son detta che valeva la pena vederlo.
L'esperienza, ti avviso, non può non esser fatta senza audioguida che stavolta esiste anche in italiano.
Ma cosa c'è di interessante a questo Parcum?
E' un museo sull'arte e la cultura religiosa che, utilizzando anche opere d'arte contemporanea, invita al pensiero critico, alla riflessione e alla discussione su un tema delicato e si trova all'interno di un ex abbazia.
Avevo ragione nel volerlo visitare e mi è piaciuto il percorso mentale che ne ho fatto e le deduzioni che sono arrivate alla fine della visita, che non erano scontate. Sinceramente un museo fuori dagli schemi che ho trovato molto interessante.
Ma ora birretta? E dai, siamo a Lovanio!
Il posto giusto è la Piazza del mercato, il Grote Markt: una piazzetta popolata solo di bar tanto da essergli valsa il titolo di bar più lungo d'Europa.
E poi per finire, se si è fortunati (ed io non lo sono stata), ci sarebbe anche l'orto botanico da vedere che è un vero e proprio gioiellino.
Io lo avevo in lista ma gli orari erano veramente impossibili perciò anche in questo caso .. si ritorna a Lovanio la prossima estate!!
E' quasi ora di tornare verso casa ma c'è un'ultima tappa, non meno importante da fare e la facciamo ad Anderlecht, poco fuori da Bruxelles.
Se non avessi frequentato una birreria di Roma dove il suo mastro birraio era così appassionato di questa cantina da raccontarmela nei minimi dettagli, probabilmente a quest'ora non sarei qui.
Tu la conosci Cantillon? Io non la conoscevo e googlandola per vedere come raggiungerla ho scoperto che ha un Museo della Gueuze.
Il birrificio è piccolo e a conduzione familiare sin dal 1900 ma esporta appunto anche in Italia.
La visita è molto semplice ed intuitiva: ti danno un piccolo opuscolo (disponibile anche in italiano) e ti mandano in giro per il birrificio da solo seguendo un ordine di numeri.
Ma cos'ha di speciale questo posto?
Il modo di fare birra perché qui si fa il lambic.
Il lambic è un metodo di far birra a fermentazione spontanea utilizzando solo lieviti selvatici e batteri.
Per farlo c'è un solo modo e salendo su per il birrificio potrai vedere qual è.
Una stanza con un grosso vascone di rame per far si che il mosto cominci questo processo è tutto ciò che serve per la fermentazione spontanea e Cantillon è l'unica ad averla.
Il risultato è un gusto riconoscibilissimo, secco, acidulo che solo le lambic hanno.
Cantillon ne fa anche delle birre alla ciliegia e al lampone, anch'esse particolari perché seguono sempre lo stesso processo di fermentazione.
La gueuze poi, è una miscela di due o più lambic, solitamente uno più giovane e almeno uno invecchiato e poi messi a rifermentare una seconda volta in bottiglia.
Ecco qui perché Cantillon è il Museo della Gueuze.
La degustazione di tre lambic avviene al bar del birrificio ma ti avviso, niente a che vedere con una classica birra, qui il gusto è completamente diverso.
Io infatti ne sono rimasta spiazzata e se devo dirtela tutta non l'ho amata particolarmente però ho molto apprezzato la visita e mi è piaciuto molto scoprire questo differente metodo di fare birra per cui chiaramente consiglio la visita.
Il mio road trip nelle Fiandre della birra si conclude qui.
Tutte le tappe sono state apprezzate e in molte mi piacerebbe ritornare perché ho ancora qualcosina da vedere e perché passare una serata estiva in un bar all'aperto di uno dei tanti paesini belga con una buona birra in mano e perché no, le mie amate cozze con le patatine fritte, è il massimo del relax e della spensieratezza.
Se non hai ancora goduto del mood chill del Belgio, che aspetti? Contattami che rimediamo!
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Buon viaggio!
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