Padova è una città sorprendente: a misura d’uomo e ricca di capolavori d’arte, piazze brulicanti di gente che fa l'aperitivo e angoli segreti che spesso sfuggono a chi la visita in fretta.
Ma qui a Padova non c'è spazio per la fretta, si visita e poi ci si ferma a fare aperitivo in uno dei tanti bacari della città, è una regola non scritta che non si può stravolgere.
Ma cominciamo con un quiz:
Sai che Padova è conosciuta come “la città dei tre senza”?
Il caffè senza porte (il celebre Caffè Pedrocchi, aperto giorno e notte), il prato senza erba (Prato della Valle, una delle piazze più grandi d’Europa) e il Santo senza nome (Sant’Antonio da Padova, che per i padovani è semplicemente “il Santo”).
Non preoccupare che questi posti, e tanti altri, sto per raccontarteli meglio in questo mio racconto di viaggio.
Mi piace sempre tornare a Padova e quando lo faccio amo fare le cose con calma, passeggiare, bere uno spritz e visitare qualche bel posto.
E di posti belli a Padova ce ne sono molti. Vogliamo cominciare dal pezzo forte?
Ma si dai, stavolta facciamo le cose al contrario!
La Cappella degli Scrovegni, capolavoro di Giotto, conserva degli affreschi che raccontano le storie sacre con una modernità che lascia senza fiato.
Qui Giotto rivoluzionò la pittura tanto da esser considerato l’inizio della pittura moderna perché per la prima volta i personaggi hanno emozioni vere, lacrime, sorrisi.
E' veramente un bellissimo posto e non puoi lasciartela scappare.
Si trova all'interno del Complesso dei Musei Civici Eremitani che tratta archeologia romana, pittura medievale e Rinascimento ma la Cappella degli Scrovegni è, ovviamente, il suo pezzo forte.
E se di pezzi forte stiamo parlando non posso non continuare a raccontarti Padova proseguendo per l'Orto Botanico.
Quello di Padova è infatti il più antico orto universitario del mondo che data del 1545 ed è oggi Patrimonio UNESCO.
Qui convivono piante rare e vengono fatti percorsi multimediali per cui questo è un altro di quei luoghi che rendono Padova irresistibile dal punto di vista turistico.
Oltre all'orto botanico che fa parte dell'università, ti consiglio di visitare Palazzo Bo, dove insegnò Galileo e dove si conserva l’antico Teatro Anatomico, il più antico stabile del mondo.
E a proposito di Galileo, non posso non citare la Specola di Padova: l’antico osservatorio astronomico dove Galileo insegnò e che è visitabile sempre prenotando con largo anticipo.
E poi ancora, una tappa doverosa, seppur di passaggio è dal "Santo".
La Basilica di Sant’Antonio da Padova è una delle mete di pellegrinaggio più importanti al mondo, ma anche un concentrato di arte medievale, con sculture di Donatello che decorano l’altare maggiore.
Molto bella anche questa.
Ma come ti accennavo, Padova vive nelle sue piazze.
Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta ospitano uno dei mercati più antichi d’Europa, che si svolge sotto le logge del Palazzo della Ragione, un imponente sede medievale con un affresco zodiacale a dir poco spettacolare.
Il cuore conviviale è però Prato della Valle, dove i padovani si ritrovano per passeggiare, correre o semplicemente sorseggiare uno (o più) spritz.
E a proposito di spritz, che pare esser nato proprio qui a Padova, devono averne bevuti molti gli astronomi padovani che dimenticarono(?) di inserire il segno zodiacale della bilancia (il mio, e te pareva) tra i segni dell'orologio della torre in Piazza dei Signori. Sulla Torre dell'Orologio è anche possibile salirci, si ma mi raccomando da sobri, ok?!
Ora visitare abbiam visitato, scoperto abbiam scoperto, è il momento di fermarsi a prendere un caffè.
Si ma non un caffè qualunque e non in un posto qualsiasi.
Il Caffè Pedrocchi è il simbolo cittadino dal 1831 e oramai diventato un'istituzione anche per i turisti.
Famoso per il suo “caffè Pedrocchi”: un espresso con menta e crema, da bere rigorosamente senza zucchero.
Io che sono tra le poche persone che bevono il caffè amaro, ero un po' scettica quando l'ho ordinato (rigorosamente al tavolo), eppure devo ammettere che era inaspettatamente buono per i miei gusti.
Il posto poi è elegantissimo, per questo mi son seduta al tavolo a godermi il momento senza alcuna fretta.
E di fretta, come ti dicevo non ce n'è neppure quando si va per bacari: i locali tipici veneti che offrono vino, qui ti direi di andare sulle specialità dei Colli Euganei visto che siamo in zona e cicchetti tipici ovvero paninetti e tramezzini da accompagnamento.
Cosa altro dirti di Padova se non di vivertela lentamente.
E' tra le piazze e i vicoli del centro storico che Padova svela la sua anima autentica.
Dopo averti raccontato Padova a modo mio, magari, chissà, ti sarà venuta voglia di farci una gitarella.
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Buon viaggio!
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