Io credo che la cucina armena sia ancora poco conosciuta perché altrimenti non mi spiego come faccia a non essere rinomata come quella libanese o quella greca, per esempio.
Venendo in Armenia pensavo di dovermi scontrare con la cucina locale e che avrei avuto difficoltà a trovare piatti di mio gradimento.
Avevo letto che gli armeni prediligono la carne e mi son detta che mal che vada avrei mangiato tutti i giorni la stessa cosa e avrei fatto un po' di dieta che male non mi avrebbe fatto!
E invece.. Tutto il contrario!
Mai mi sarei aspettata di appassionarmi così tanto alla cucina armena da non aver mai trovato difficoltà, neppure nei ristorantini locali fuori dalla Capitale.
Yerevan poi mi ha colpita: tante caffetterie come Londra o Parigi, e tante enoteche, visto che il vino per loro è un'arte.
Apro una piccolissima parentesi sul vino armeno, essendo andata a visitare e a degustarlo direttamente ad Areni, dove ci sono i vigneti e non solo.
Ad Areni è stata scoperta la prima cantina vinicola al mondo che risale più o meno al neolitico.
Ma di questo, del vino e di Areni te ne parlo in un articolo dedicato, che troverai in fondo a questa pagina.
Tornando al cibo: ovviamente la carne al barbecue è la specialità ed è veramente buona, ma anche le foglie di vite (si, come quelle greche, per capirci), o gli involtini di melanzane sono delle pietanze che ho trovato stragustosi.
A Garni, mi ha fortunatamente informata un local, sono famosi per il kebab di pollo che ho provato ed ho trovato davvero buono (io che non amo il kebab, in genere). Ma questo non ha niente a che vedere con il kebab turco.
A Yerevan poi, ho sempre trovato ovunque andassi, un chioschetto che mi facesse un frullato con frutta fresca di stagione, da bere passeggiando o una buona spremuta di melograno che qui va per la maggiore.
Oltre alla cucina pura armena, a Yerevan si può mangiare anche cucina con influenze della Georgia o della Turchia come le pideh: delle pizzette fatte a barchetta che avevo già mangiato nella Cipro turca e che qui ho trovato ancora più buone.
In tutti i ristoranti che mi hanno consigliato ho mangiato benissimo. Il ristorante Lavash, che avevo letto in tante recensioni, è stata la scoperta migliore in città.
Ho mangiato un piatto che ho poi saputo essere una ricetta natalizia che ripropongono tutto l'anno, a base di zucca al forno con chips di lavash fritto, riso, uva passa e miele. Una sorpresa e una bontà assoluta!
Ah ma certo, ti ho detto lavash ma forse non sai che cos'è. Rimedio subito altrimenti gli armeni mi picchiano (si fa per scherzare)!
Il pane per i cristiani ha un aspetto molto importante, e il popolo armeno, il primo al mondo ad aver adottato il cristianesimo come religione ufficiale ci tiene particolarmente.
Pensa che l'espressione che noi usiamo per dire è pronto a tavola, per loro è "il pane è in tavola".
Per questo il Lavash, il pane tradizionale armeno e la sua antica tradizione sono molto importanti e non mancano mai in una tavola armena.
Ogni famiglia ha poi il suo forno per preparare il Lavash tradizionalmente.
Il lavash è un pane povero ed era l'ideale per essere conservato per lunghi periodi senza muffire.
A Garni ho potuto assistere alla tradizionale preparazione del Lavash e assaggiarlo appena cotto.
Una preparazione semplice ma una lavorazione di estrema fatica, fatta di forza nelle braccia e sudore.
Si impasta acqua e farina fino e poi si stende con l'aiuto di un mattarello, dopo si passa all'addetta al forno che a sua volta stende il preparato su una sorta di cuscino, lo irrora di acqua, gli fa qualche taglietto e poi con la forza delle braccia lo stampa in questo tradizionale forno di argilla scavato all'interno del pavimento che si chiama tonir.
Qualche secondo e il pane si stacca , e con l'aiuto di un bastone si uncina e si tira su.
Il risultato è un pane azzimo, dapprima scrocchiarello e poi morbido che è il pane che si usa per arrotolare il kebab.
Questo semplice pane e questa bella tradizione sono diventati Patrimonio Immateriale Unesco nel 2014 e poter assistere alla lavorazione così da vicino è stata un'esperienza davvero arricchente e di condivisione che ti consiglio, se avrai l'opportunità di provare.
Che fare il pane per gli armeni sia molto importante si percepisce vedendone la lavorazione ed il piacere nella condivisione del lavash con i commensali.
Anche senza parlare la stessa lingua, con i gesti, ma soprattutto con i sorrisi si è condiviso un momento importante.
Stavolta quando ho raccontato a Sabrina di Delizie & Confidenze il mio viaggio in Armenia, lei sapeva già dove saremmo andate a parare. Del resto lei la ricetta del Lavash l'aveva già provata e preparata.
Questa volta gli Assaggi dal Mondo li avevamo già fatte entrambe e non ci restava che condividere questa squisitezza, e la sua ricetta, con la nostra community (cioè con te).
Nessuna difficoltà per questa ricetta e una lista della spesa così corta che probabilmente hai già tutto quello che ti occorre nella dispensa in cucina.
Non ci credi? Guarda qui:
Il mio consiglio è di prepararne un po' di più e se ti avanza, prova a farne delle chips fritte da accompagnare ad un buon bicchiere di vino rosso armeno, proprio come le ho gustate io a Yerevan.
Chissà, magari dopo questo spunto e i miei racconti di viaggio ti verrà anche voglia di prenotare un volo per questa destinazione ancora poco conosciuto ma molto, molto attraente.
E se ti serve una mano per l'organizzazione, fai un fischio (meglio se con un salto nella sezione contattami) e ti aiuterò con piacere!
Per conoscere la ricetta, continua a leggere qui ..
Per saperne di più sull'Armenia, continua a leggere qui ..
Se Areni, la città del vino, ti incuriosisce, continua a leggere qui ..
Buon appetito & Buon viaggio!
Ti è venuta voglia di partire? Contattami